Bartolomeo Gatto:
Visti in Sardegna

Bartolomeo Gatto a New York
A LESSON IN BLUE

E quando sento la necessità di ricaricarmi, mi rifugio presso un’amica che, mentre appaga la mia sete di sapere, m’incanta e mi strega.
È un’isola (d’estate) calpestata da milioni di uomini, e poi abbandonata, spesso defraudata (come e più di ogni angolo della terra) è adagiata nel letto del Mediterraneo: la Sardegna.

Dapprima mi ha inebriato con i colori delle sue coste e poi ha fuso il mio animo con la parte più nobile di essa: le sue rocce, il suo esaltante profumo, la sua stravagante varietà di sensazioni.
Come in un presagio incomincio a dialogare con il vento, il mare, le rocce.

In Sardegna mi sono fatto allievo e lì ho catturato la densità dei colori, la palese e forte presenza delle Grandi Pietre che presto sono diventate mie amiche e Pietre Amanti. E lei, la Sardegna, grande maestra mi lascia credere che molte cose nascano dentro di me come il più fantastico e remoto dei quadri astratti. Vengo qua quando ho voglia di esaminare un mistero e inappuntabile trovo la risposta. Sempre.
In Sardegna è nata la mia passione per il rosso acceso, per i viola, i turchesi, i gialli e la voglia di misurarmi con le tele monocrome.

Ora sento la necessità di rimettere a punto la mia tavolozza e mi tuffo in un’euforica esercitazione: una lezione di blu. Non parlo, non oso parlare, ascolto. Il richiamo della notte e il maestrale mi rapiscono, la brezza coccola il mio corpo. Nessun professore interferisce o cerca di insegnarmi le varie componenti dei colori.
La natura diventa amica e maestra. Respiro lentamente, osservo: la luce cambia e trasforma i colori, le superfici, i profumi. L’alba a Bosa, la notte di Aggius, il blu profondo di Capo Testa, le Pietre Amiche di Costa Paradiso, e il silenzio della Valle della Luna mi catturano e m’invitano a prendere parte a un’opera Divina.
Scopro gli anfratti, le cavità: scendo nella profondità dell’isola fino a sentire il suo pulsare, la sua parte più nobile. Lentamente scopro i suoi tesori, tocco il suo cuore.

Ubriaco di sapere prendo coscienza e mi accorgo che la lezione è finita: sento il blu nell’aria, palpabile come una cosa che conoscevo da sempre e aspettavo solo il momento giusto per presentarla anche a voi.
Amici miei.

Bartolomeo Gatto    


Le pietre della fecondità, un’opera di Bartolomeo Gatto

"Bartolomeo Gatto si è avvicinato alla Sardegna in modo atipico e originale.
A poco a poco, in punta di piedi, attraverso la sua gente ne ha raccolto il calore
E nelle rocce, come in una memoria storica, ne ha letto l’identità.
Dell’atmosfera, Gatto, ne ha captato l’essenza e rubato le sfumature più delicate
da offrire ai suoi quadri. Osservando le sue opere ho avuto la sensazione di
dialogare con la mia isola, di sentire il respiro delle sue pietre. Emozioni che solo
chi conosce profondamente la Sardegna ha provato
".

   Lorenzo Idda - Presidente del Banco di Sardegna

Picco Blu, un’opera di Bartolomeo Gatto


"Qualche anno fa ho acquistato un quadro di Gatto.
Quando ho letto le sue parole nel catalogo della Mostra di New York ho sentito il desiderio di vederla. È un artista che tocca le corde più profonde dei sentimenti, ne sono rimasta entusiasta. La scorsa estate ho avuto modo di visitare la Sardegna: un sogno, l’ho vista con gli occhi di un artista
.

   Alessandra Homer - Boston    

 

Sito dell’artista:
  www.bartolomeogatto.com

Il sito PietreAmanti con il blog:
  www.pietreamanti.com

Una mostra di denuncia di Bartolomeo Gatto:
  www.ilcappelloatrepunte.com