Itinerari turistici del nord della Sardegna Itinerari turistici:
il nord della Sardegna e la Gallura

LA GALLURA: DA COSTA PARADISO A OLBIA E RITORNO

Per chi volesse percorrere le strade della Sardegna nord-orientale proponiamo una gita che partendo da Costa Paradiso e passando per la Gallura interna arriva fino ad Olbia.

Il punto di partenza per questo nostro viaggio è l’insediamento di Costa Paradiso e le vicine spiagge di Porto Leccio e T&iagrave;nnari.
Tra le onnipresenti rocce di granito e la macchia mediterranea che copre di vegetazione l’entroterra il visitatore scopre piccole calette appartate con incantevoli spiagge di sabbia oppure si pu&oagrave; immergere sott’acqua per scoprire le complesse costruzioni coralline.

A sud di Costa Paradiso si incontra il piccolo centro di Isola Rossa che d’estate vede la popolazione passare da 130 ad oltre 10.000 abitanti!
Il suo nome deriva dall’omonima isoletta di colore rosso che delimita il porto.
Vicino all’abitato si erge ancora la torre cinquecentesca.

Da Isola Rossa, spostandosi verso l’interno, si raggiungono Trinit&aagrave; d’Agultu che &eagrave; insieme a Vignola il centro amministrativo nel cui territorio ricade la localit&aagrave; di Costa Paradiso, e pi&uagrave; all’interno Aggius.
Trinit&aagrave; d’Agultu &eagrave; un centro prevalentemente agricolo. Qui &eagrave; possibile visitare i ruderi di antiche chiese (Sant’Antonio di Li Colti, San Pietro Martire, Sant’Orsola e Santa Barbara).
L’economia di Aggius si regge invece sulla lavorazione del granito, del sughero e sulla lavorazione a mano di tappeti fatta seguendo antiche regole tramandate nei secoli.
Lungo la strada da Trinit&aagrave; ad Aggius si incontra la Valle della Luna: una landa desolata spazzata dal vento che, come si intuisce dal nome, &eagrave; disseminata di pietre. In passato facevano bella mostra di sé le rocce modellate dal vento imperante. Oggi la razzia che ne &eagrave; stata fatta ha lasciato solo la grande testa di Platone, conosciuta anche come Frate Cappuccino.
Nel territorio di Aggius si trovano anche imponenti resti paleolitici: a Pitrischeddhu ci sono i circoli megalitici, mentre a li P&aagrave;risi ci sono tracce di villaggi dell’epoca pre-nuragica.
Da vedere anche le quattro chiese del centro storico.

A questo punto per raggiungere Olbia si pu&oagrave; proseguire per l’interno, passando prima Tempio Pausania, che dista solo 7 Km da Aggius. Da qui ci si pu&oagrave; addentrare nella gallura pi&uagrave; interna fino a raggiungere Oschiri, attraversando profonde valli, boschi di pini e querce e da Oschiri proseguire poi per Olbia lungo la statale 597 che attraversa un territorio prevalentemente collinare che degrada dolcemente verso il mare.

In alternativa si pu&oagrave; andare ad Arzachena, e da qui proseguire per Olbia, attraversando i villaggi di Luras e Sant’Antonio di Gallura.
La strada da seguire &eagrave; la statale 125 che da Arzachena conduce ad Olbia, che si trova a circa 28 Km di distanza. Il tipico paesaggio gallurese, fatto di stazzi e di rocce granitiche grigie accompagna il turista durante tutto lo spostamento.
Arzachena sorge su un costone roccioso sopra i resti di un antico insediamento romano. Il centro, che &eagrave; stato più che un piccolo villaggio fino XIX secolo, a partire dalla seconda metà del secolo scorso ha conosciuto una crescita impetuosa grazie al turismo estivo che ha portato ad un rapido aumento del numero delle case e allo sviluppo delle attivit&aagrave; commerciali di servizio ai turisti.

Continuando sulla Statale 125 si arriva a Palau e quindi a Santa Teresa di Gallura, nell’estremo lembo nord della Sardegna. Il centro, che conta poco pi&uagrave; di 4.000 persone, nel periodo estivo decuplica il numero di abitanti.
Santa Teresa si trova si affaccia sulle Bocche di Bonifacio che separano la Sardegna dalla Corsica. Ad est l’isola de La Maddalena, costituita in parco nazionale, &eagrave; assolutamente da non perdere per gli amanti della natura.
Il nome le fu imposto dal re Vittorio Emanuele I che ne disegn&oagrave; in prima persona la pianta originaria e volle chiamare il centro con il nome dell’allora regina.
Come tutti i centri della Costa Smeralda il turismo ha cambiato radicalmente l’economia del paese, che da villaggio di pescatori &eagrave; oggi diventata un’affermata localit&aagrave; turistica.
L’intero tratto di costa che va da Punta Falcone (di fronte all’isola de La Maddalena) fino a Capo Testa (ad ovest di Santa Teresa) &eagrave; segnato da piccole spiaggette di sabbia che si fondono con lo spettacolare colore del mare, il granito delle rocce e il verde della macchia mediterranea.

La Corsica si trova ad appena 14 Km da qui ed &eagrave; raggiungibile con i traghetti che quotidianamente salpano dal porto di Santa Teresa.

A 5 Km ad ovest di Santa Teresa di Gallura c’&eagrave; Capo Testa: un promontorio in granito collegato alla terra da uno stretto istimo. Qui sono presenti cave di marmo conosciute e sfruttate gi&aagrave; al tempo dei romani. Di fonte c’&eagrave; l’insediamento turistico di Santa Reparata, che prende il nome dall’antica chiesetta che qui si trova. All’estremit&aagrave; del promontorio c’&eagrave; invece la cala Spinosa, racchiusa in uno splendido anfiteatro di granito bianco.
Riprendendo il viaggio lungo la strada statale litoranea si giunge al piccolo villaggio di Vignola. Per strada si passa lungo il dosso di Renna Majore dove si riteneva che fossero le porte dell’inferno, e il litorale alberato di fronte al promontorio di Montirussu.

A pochi chilometri da Vignola c’è l’insediamento turistico di Portobello di Gallura. Le case, basse per non deturpare il paesaggio, sono quasi nascoste dalla vegetazione di olivastri e lintischi.
Proseguendo oltre verso ovest si ritorna al villaggio Costa Paradiso.